Karma ed Esoterismo: due forze, una sola direzione interiore
- Tommaso Garofalo

- 15 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Ogni azione che compiamo lascia un’impronta, non solo sul mondo, ma dentro di noi.
L’esoterismo è la lanterna che ci permette di vedere quelle impronte, di riconoscere le strade che abbiamo percorso e quelle che dobbiamo ancora scegliere.
Karma ed esoterismo non sono due strade divergenti, ma due guide che, se ascoltate insieme, conducono verso una sola meta: la nostra verità più profonda.

Nel vasto orizzonte delle discipline spirituali e interiori, il karma e l’esoterismo rappresentano due poli affascinanti, distinti ma profondamente interconnessi.
Il karma, parola sanscrita che significa “azione”, è il principio universale secondo cui ogni azione genera una conseguenza, non solo nel mondo fisico, ma anche nei piani più sottili dell’esistenza.
L’esoterismo, invece, è la ricerca del significato nascosto delle cose, il cammino verso la conoscenza profonda attraverso simboli, intuizioni, rivelazioni interiori.
Ma possono queste due forze coniugarsi in un'unica direzione?
La risposta è sì, se consideriamo che entrambe si fondano su una verità comune: l’essere umano non è solo corpo, ma è coscienza in evoluzione.
Il karma è la memoria delle nostre scelte, l’intreccio sottile tra libero arbitrio e responsabilità. L’esoterismo, invece, è lo sguardo che penetra i veli dell’apparenza, cercando ciò che sta dietro l’evento, la forma, la parola.
Quando le due vie si incontrano, nasce un cammino di consapevolezza.
L’esoterismo offre al karma una chiave di lettura: ci mostra perché viviamo certe prove, cosa possiamo apprendere da esse e come possiamo evolvere.
E il karma, a sua volta, dona all’esoterismo una direzione etica: ogni conoscenza interiore è sterile se non conduce a un agire più giusto, più attento, più luminoso.







